Storicamente associato alle fangose trincee della Prima Guerra Mondiale o alle lunghe giornate a cavallo passate cacciando e pescando nella uggiosa campagna inglese, è straordinario e insieme affascinante pensare come il trench sia diventato nel tempo sinonimo di eleganza e classe.
Le origini di questo iconico capo risalgono in realtà a quasi cento anni prima dello scoppio del primo conflitto mondiale. Intorno al 1823 già si documentava la presenza di un materiale, una sorta di cotone "gommato" chiamato "macs" o "mack" (dal nome del suo inventore, Charles Machintosh) noto per le sue proprietà idrorepellenti e in grado di tenere caldi e asciutti coloro che lo indossavano durante varie attività all'aperto, oltre che per il servizio militare. Nonostante le sue positive proprietà isolanti, il mack era noto purtroppo anche per avere un odore davvero poco piacevole e l'imperdonabile difetto di sciogliersi, letteralmente, al calore del sole...
Fu solo nel 1853 dunque che due abili sarti inglesi presero in mano le sorti del trench coat, procedendo a migliorarne caratteristiche e materiale, accomunati dallo scopo di creare l'impermeabile perfetto: i loro nomi erano John Emary e Thomas Burberry.
Il primo, sarto e titolare di un negozio di abbigliamento maschile nella londinese Regent Street, a metà degli anni '50 del 1800 brevettò un rivoluzionario metodo per produrre un tessuto idrorepellente così efficace da convincerlo a creare un brand specifico dal nome evocativo e solenne: Aquascutum (dall'unione delle due parole latine "aqua", acqua e "scutum", scudo). I suoi Wrappers (così venivano comunemente chiamati i trench coat del brand) divennero ben presto i più ambiti da tutti quei gentiluomini che non desideravano rinunciare alla consueta eleganza anche se impegnati in attività all'aperto e sotto l'inclemente pioggia inglese. Il marchio divenne sinonimo per eccellenza dello stile inglese tanto da godere della presenza, tra i suoi patroni, del Principe del Galles nonchè futuro King Edward VII, il quale indossava abitualmente i trench Aquascutum.
Il secondo, appena ventunenne e apprendista di un sarto locale, aprì il suo primo negozio nel 1856 a Basingstoke, nell'Hempshire. Il suo main goal, ben lontano dal luxury tutto cittadino del brand dei giorni nostri, era vestire gli avventurieri, gli esploratori, i militari, gli aviatori...il tutto doveva quindi essere a prova di clima inglese, of course. Fu da questa esigenza che nacque l'intuizione che diede vita a Burberry e che nel 1879 portò Thomas ad inventare la gabardine, un tessuto di cotone leggero ma a trama molto fitta, in grado di proteggere dal vento e dall'acqua, grazie ad un particolare rivestimento brevettato nel 1888. Pare che ad ispirare il giovane sarto siano stati i grembiuli (smocks) rivestiti di uno strato di lanolina abitualmente indossati dai pastori dell'Hempshire. La lanolina, o grasso di lana, è una miscela di lipidi, una sorta di cera prodotta dalle ghiandole sebacee della pecora che accumulandosi sul manto protegge l'animale dalla disidratazione, dal freddo e dalla pioggia.
Come afferma la dott.ssa Jane Tynan, lecturer in storia della moda presso il Central Saint Martins, University of the Arts London e autrice di British Army Uniform and the First World War: Men in Khaki., il trench “It’s the result of the scientific innovation, technology, mass production… The story of the trench coat is a very modern story”.
Sia Burberry che Aquascutum produssero sin dal principio capispalla che erano destinati ad un pubblico selezionato, in particolar modo gli ufficiali dell'esercito britannico; questi ultimi potevano permettersi di acquistare a proprie spese un trench originale, il cui prezzo variava dai £3 ai £4, che allora corrispondevano a circa 3-4 mesi di paga per un soldato semplice! Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, attingendo dall'immagine dell'ufficiale coraggioso e difensore della patria, questi brand contribuirono a creare nella popolazione un forte desiderio di emulazione, tanto che in commercio fiorirono imitazioni del classico trench a costi inferiori, che i civili desideravano indossare per sentirsi più vicini alla causa inglese e per onorare lo sforzo bellico.
Una volta finita la guerra il fascino del trench aumentò invece che esaurirsi: era ormai divenuto un simbolo che restituiva l'immagine romantica dell'ufficiale ardito e coraggioso, trasformato dalla guerra ma sempre impavido ed elegante. La moda del trench si diffuse in tutta Europa e continuò anche in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando il trench tornò protagonista sui campi di battaglia, come abbigliamento militare (Aquascutum curò le divise del personale militare delle forze alleate). Il mito del trench si estese anche oltre oceano, entrando nell'immaginario collettivo hollywoodiano grazie a film come The Maltese Falcon (1941), Casablanca (1942), The Big Sleep (1946), nei quali il protagonista Humphrey Bogart indossa un iconico trench Aquascutum Kingsway. Ma anche leading ladies del calibro di Marlene Dietrich (A Foreign Affair), Audrey Hepburn (Breakfast at Tiffany’s) e più recentemente Meryl Streep in Kramer vs. Kramer hanno sfoggiato i classici trench coat in alcune scene dei loro film più celebri e acclamati.
Nelle parole della dott.ssa Tynan:“It’s nostalgic… it’s a fashion classic. It’s like blue jeans, it’s just one of the items that has become part of our vocabulary of clothing because it’s a very functional item that is also stylish. It just works.”
Oggi, il trench è divenuto un vero e proprio fashion staple, uno di quei pezzi definiti "irrinunciabili" in ogni lista dei must have che tanto spesso popolano le riviste e i social media. Tuttavia è fondamentale non dimenticarne l'origine ed onorarne il peso storico non solo come semplice capo di abbigliamento ma anche come simbolo di un'epoca. Saper riconoscere l'unicità e il valore prezioso di un trench firmato Aquascutum o Burberry porta con sè anche la responsabilità di conservarlo e custodirlo nel tempo e riconoscere di possedere un vero e proprio tesoro. Con la consapevolezza che ciò che indossiamo è, a tutti gli effetti, un pezzo di storia.
Fonti:
"Vogue Encyclopaedia: The History Of The Trench Coat" by Maude Bass-Kreuger (https://www.vogue.fr/fashion/article/vogue-encyclopaedia-the-history-of-the-trench-coat)
"The Classy Rise Of The Trench Coat" by Linda Rodriguez McRobbie (https://www.smithsonianmag.com/history/trench-coat-made-its-mark-world-war-i-180955397/)
"History Of The Trench Coat: Military Necessity To Fashion Accessory" (https://www.contrado.co.uk/blog/history-of-the-trench-coat/)
"House History: The Burberry Timeline" (https://www.hautehistory.co.uk/burberry-timeline/house-history-the-burberry-timeline)
"La Storia Di Burberry In 9 Punti" by The Team of The Italian Rêve (https://www.theitalianreve.com/it/la-storia-di-burberry-in-9-punti/)